giovedì 25 aprile 2013

Monumenti Aperti 2013 a Sassari. 'Presenze dal Passato' a cura di Manuel Delogu - Domenica 5 Maggio alle ore 18.00 presso Villa Sant'Elia/Villa Mimosa - Sassari

foto di Franca Mascolo
Villa Sant'Elia - Villa Mimosa
Sassari
La Villa è stata dichiarata nel 1976 monumento nazionale e posta sotto la tutela
della Soprintendenza alle Belle Arti ( odierna Soprintendenza per i Beni Architettonici,
Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le provincie di Sassari e Nuoro).
Dal 1985 è di proprietà della Confindustria - Associazione degli Industriali del Nord Sardegna.


foto di Franca Mascolo
Particolare della scala di accesso alla Villa Sant'Elia.
La Villa è un notevole esempio di stile Liberty a Sassari.
La predilezione per la sinuosità delle forme si manifesta nelle varie parti
architettoniche. Nella foto si può notare che i gradini della scala non sono
rettilinei ma curvilinei, in sintonia con il nuovo stile, e accompagnati ai lati da una decorazione
 costituita da grandi volute percorse in lunghezza da trionfi di frutti ed elementi
  fitomorfi che nel complesso ricordano le cornucopie ('cornucopia': corno ricolmo di fiori e frutti,
 simbolo di fertilità e prosperità. Viene anche detto 'corno dell'abbondanza').

foto di Franca Mascolo
Villa Sant'Elia / Villa Mimosa - Sassari
Veduta del prospetto.
La facciata della Villa è asimmetrica e segue il gusto
Art Nouveau. Spicca la torretta belvedere aperta a loggia
superiormente.
Anche la balaustra della scala di accesso alla Villa
segue un andamento curvilineo. Lungo tutto il perimetro
dell'edificio corre un alto zoccolo costituito da bugnato rustico
in trachite.

foto di Franca Mascolo
Particolare decorativo della scala di accesso a Villa Sant'Elia:
Il draghetto stilizzato in metallo che sorregge una sfera di vetro
fungendo da lampada è un chiaro richiamo all'arte giapponese
che ha influito lo stile Liberty. L'opera meriterebbe di essere
restaurata.


foto di Franca Mascolo
Villa Sant'Elia /Villa Mimosa - Sassari
Particolare: Elementi decorativi delle finestre:
un mascherone tra volute, trionfi di frutti e motivi fitomorfi che richiamano
gli ornamenti della scala di accesso alla Villa.
L'architrave della finestra è curvilineo. Alcuni elementi fitomorfi ricordano
quelli presenti nelle decorazioni di Casa Cugurra in via Roma a Sassari (1890 ca.).

foto di Franca Mascolo
Villa Sant'Elia / Villa Mimosa - Sassari
Particolare: Bifora






foto di Franca Mascolo
Villa Sant'Elia / Villa Mimosa - Sassari
Sul lato destro del piccolo atrio porticato, chiuso da vetrate colorate e da 'grate' in ferro battuto
che ripetono un motivo astratto floreale, è scolpito, nel  sommo dell'arco ribassato, lo stemma
della famiglia Arborio Mella dei Conti Sant'Elia. Lo stesso stemma è presente anche sull'arco di
 ingresso dell'atrio.
foto di Franca Mascolo
( Particolare) Stemma scolpito della famiglia Arborio Mella dei Conti Sant'Elia.
E' interessante notare nel fregio che corre sopra lo stemma, il motivo decorativo che riproduce
 le onde del mare, le quali fanno parte del repertorio iconografico stilizzato tipico dell'Art Nouveau.

foto di Franca Mascolo
Villa Sant'Elia / Villa Mimosa - Sassari
'Leone'
Si tratta di uno dei due leoni scolpiti che sono messi a guardia di una piccola area del giardino
nel cui interno è presente un gazebo in ferro battuto.



foto di Franca Mascolo
Villa Sant'Elia / Villa Mimosa - Sassari
Parte del giardino: area dedicata al gazebo in ferro battuto
preceduta da due sculture di leoni.


foto di Franca Mascolo
Villa Sant'Elia / Villa Mimosa - Sassari
Giardino
'Peonie'

foto di Franca Mascolo
Villa Sant'Elia / Villa Mimosa - Sassari
Giardino
'Albero botte' o 'Albero bottiglia'
'Ceiba speciosa' in passato nota come 'Chorisia speciosa',
è un albero della famiglia delle Bombacaceae. La caratteristica
principale della Ceiba speciosa è nel tronco, rigonfio nella parte
inferiore e munito di grosse spine coniche. Proprio per la forma
particolare del tronco è chiamata 'Albero botte' o 'Albero bottiglia'.
In natura può raggiungere i 20 m di altezza. I tessuti alla base del
fusto accumulano acqua per i periodi di siccità. I fiori, ermafroditi,
sono grandi e appariscenti, con petali rosei nella parte superiore,
screziati di bruno-giallognolo nella parte inferiore. L'area naturale di
Ceiba speciosa comprende la fascia sudamericana compresa tra 12°
S e 30° S di latitudine. In Argentina è nota come 'palo borracho' che
significa 'albero ubriaco'.
 Fiorisce da ottobre a novembre ma in alcune zone già dall'estate.
E' stata introdotta in Italia sul finire del XIX secolo a Palermo, nell'orto
botanico, e da lì si è diffusa come pianta ornamentale. La fibra bianca
e lanosa contenuta nei frutti, nota come 'falso Kapok', viene utilizzata
per realizzare imbottiture.

Articolo e foto di Franca Mascolo

Nessun commento:

Posta un commento